Prima di tutto perché la nostra organizzazione è nata su una barca: l’Île de lumière, la nave ospedale con cui, nel 1978, alcuni medici, intellettuali e giornalisti salparono nel mar Cinese per soccorrere l’imbarcazione alla deriva con 2.564 rifugiati vietnamiti che nessun Paese voleva accogliere.
Oggi, quasi 50 anni dopo, quell’impegno continua. E cosa c’è di meglio di un oblò per osservare un panorama sempre diverso, senza farsi distrarre da tutto quello che c’è intorno?
Oblò vuole essere questo: uno spazio di approfondimento documentato in cui potersi immergere senza rumore di fondo, per conoscere e denunciare le ingiustizie che ancora oggi aspettano di essere curate.