La nostra storia

Da 40 anni curiamo e testimoniamo.

1979

L’Ile de Lumière

Nel 1978, nel mar della Cina, una barca va alla deriva. A bordo, 2.564 rifugiati vietnamiti che nessun Paese vuole accogliere. Disperati, alzano uno striscione: “Siamo minacciati da carestie ed epidemie. Nazioni Unite, salvateci!”. Alcuni medici, tra cui Bernard Kouchner, intellettuali e giornalisti salpano a bordo di una nave ospedale, l’Île de lumière, per curare ma anche testimoniare la situazione dei boat people.

1980

Il 21 maggio 1980 nasce Médecins du Monde.

L’organizzazione si è posta un triplice obiettivo: andare dove gli altri non vanno, testimoniare l’intollerabile e lavorare su base volontaria. Soprattutto, secondo uno dei medici fondatori, si tratta di “creare una struttura pronta ad affrontare situazioni di emergenza nel più breve tempo possibile, cosa che a volte non è fattibile alle istituzioni internazionali”.

1980

Afghanistan

Nel dicembre 1979, le truppe sovietiche invadono l'Afghanistan. La situazione sanitaria divenne rapidamente critica: nessun medico, nessun ospedale, feriti di guerra lasciati morire. Medici del mondo decide di intervenire clandestinamente nel 1980. Fu l'inizio di una lunga avventura in cui più di cento medici si sono altalenati nell'organizzazione di campagne di vaccinazione e nella formazione del personale infermieristico locale.

1981

El Salvador

Estate 1980. La situazione in El Salvador peggiorava sempre di più. L'esercito spazzava e rastrellava, mentre i guerriglieri contrattaccavano. I contadini, invece, cercavano di fuggire dai massacri. Per aiutare i profughi dell'interno, Medici del Mondo organizza "un aereo per El Salvador" carico di cibo, medicine e vestiti, e allestisce un campo profughi: Bethania.

1984

Il popolo Yanomamis del Brasile

Negli anni '80, l'equilibrio delle società indigene che abitano la foresta amazzonica fu sconvolto dall'inizio di una deforestazione dilagante e dall'intrusione di coloni e cercatori d'oro. I contatti erano violenti, le donne venivano rapite e violentate, diffondendo malattie sessualmente trasmissibili. I sacerdoti cattolici in missione scoprirono una quarantina di cadaveri che galleggiavano nel fiume. Medici del Mondo interviene nel territorio yanomami diagnosticando malnutrizione infantile, tubercolosi, infezioni sessuali, morbillo e malaria. Viene costruito un dispensario in territorio yanomami, con base a Boa Vista, la principale città del nord del Brasile.

1986

Il Sud Africa

Nel Sudafrica dell'apartheid, la qualità della medicina era certamente molto alta, ma non ovunque e non per tutti. La lotta contro questo regime è parte integrante della lotta per i diritti umani. Medici del Mondo, fondata per "curare e testimoniare", opera nel Paese dal 1985, a fianco delle popolazioni più oppresse, nelle cittadine e nelle zone rurali più remote.

Nel 1987-88,

l'anno più terribile, 30.000 prigionieri politici furono rinchiusi e sottoposti a tortura. Sebbene nessuno avesse accesso alle prigioni, Medici del Mondo, insieme all'aiuto di un'associazione locale di medici antiapartheid, forniva consulenze ai prigionieri in una stanza segreta. Quando Mandela fu rilasciato, nel 1990, iniziammo a formare gli operatori sanitari, prima che il nuovo governo prendesse in mano la situazione per creare un sistema sanitario equo sia per i neri che per i bianchi.

1988

Cambogia

Nel 1988, quasi 10 anni dopo la caduta di Pol Pot e del suo regime omicida, la Cambogia si apre finalmente agli aiuti internazionali. Ed è proprio all'Ospedale Calmette, ex ospedale francese a Phnom Penh, che Medici del Mondo inizia il suo lavoro all’interno del Paese. Questa prestigiosa struttura, che era stata abbandonata, viene riabilitata e riattrezzata. Un centinaio di medici che fanno parte dell’organizzazione parteciperanno all'ambizioso programma di formazione per la creazione della nuova scuola medica khmer. È sempre qui che il dottor Foussadier, arrivato per contribuire alla riabilitazione dell'ospedale, ha lanciato l’Operazione Sorriso nel 1989.

1989

Bucarest

Medici del Mondo è stata la prima organizzazione umanitaria a entrare in Romania nel dicembre 1989, il giorno dopo la fuga di Ceaucescu. L'équipe medico-chirurgica che entra a Bucarest il 22 dicembre e trova orfanotrofi stracolmi di bambine e bambini, la maggior parte infettati dal virus HIV. Medici del Mondo ha inviato migliaia di test per lo screening, siringhe, aghi sterili e farmaci pediatrici per combattere le malattie opportunistiche. Le missioni condotte da psichiatri rivelano la tragica situazione dei cosiddetti bambini "irrecuperabili", abusati, violenti e debilitati dalla mancanza di cure.

1990

La carta di Cracovia

Il 31 marzo 1990, Medici del Mondo contribuisce all’adozione di una carta europea per l’intervento umanitario secondo la quale “il principio di non ingerenza finisce nel punto esatto in cui sorge il rischio di non assistenza”.

1992

Somalia

Nel 1992, la Somalia, che da molti anni si trovava in uno stato di guerra generalizzata, fu colpita da una carestia senza precedenti. A causa delle condizioni di sicurezza sul territorio, le ONG hanno difficoltà ad accedere alle popolazioni. Medici del Mondo cerca di rimanere nel paese ma per questioni di sicurezza ha dovuto abbandonare il territorio per pochi mesi. Le squadre ritornano nel 1993, ma la domanda rimaneva: restare o andare, per non imporre una presenza indesiderata o non necessaria.

Le nostre azioni

in Bosnia sono durate 6 anni, passando da programmi di emergenza a programmi madre-bambino e di salute mentale dal 1993 al 1994. Nel 1995, abbiamo pubblicato una raccolta di testimonianze sulla pulizia etnica, che è stata presentata al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia: questo contributo pone Medici del Mondo al centro della lotta contro l'impunità.

1993

Sarajevo

A partire dal 1991, la Jugoslavia, in uno stato di fuoco e di sangue, si disgrega. Medici del Mondo è stato impegnato in Croazia e in Bosnia fin dal primo anno delle guerre d'indipendenza, inviando medicinali alle città assediate e ai primi rifugiati. Di fronte alla brutalità sistematica della pulizia etnica, nel dicembre dello stesso anno è stata organizzata una campagna per denunciare i campi di detenzione serbi e i crimini contro l'umanità.

Le nostre azioni

in Bosnia sono durate 6 anni, passando da programmi di emergenza a programmi madre-bambino e di salute mentale dal 1993 al 1994. Nel 1995, abbiamo pubblicato una raccolta di testimonianze sulla pulizia etnica, che è stata presentata al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia: questo contributo pone Medici del Mondo al centro della lotta contro l'impunità.

1994

Ruanda

La tragedia ruandese ha gettato una luce cruda su un secolo in cui gli Stati sono diventati assassini dei loro stessi cittadini. Il compito principale di Medici del Mondo è fornire cure, ma in Ruanda, più che altrove, la nostra missione è analizzare, comprendere e denunciare le cause del male. Medici del Mondo è intervenuta immediatamente in soccorso delle vittime del genocidio: un'équipe chirurgica d'urgenza è arrivata in Ruanda pochi giorni dopo l'inizio dei massacri. Non appena la situazione si è ristabilita, nel mese di luglio, le missioni di post-emergenza si sono spostate nei dispensari rurali, per riabilitarli, equipaggiarli e fornire medicinali. Sono state organizzate rapidamente anche azioni a sostegno di bambine e bambini orfani a causa della morte o della scomparsa dei genitori, con un importante focus sulla salute mentale. Infine, a partire dal 1996, le nostre équipe hanno sostenuto le strutture sanitarie sopraffatte dal massiccio ritorno dei rifugiati.

1995

Cecenia

L'11 dicembre 1994, le truppe russe entrano in Cecenia. Medici del Mondo prende rapidamente in carico i 6 campi in cui la popolazione si rifugia, nelle vicine Inguscezia e Cecenia. Nel 1996, oltre all'assistenza di base offerta, è stato sviluppato un programma di sostegno psicologico alla popolazione per affrontare i disturbi post-traumatici, in particolare quelli di bambine e bambini. Quando l'esercito russo invase nuovamente il Paese nel 1999, Medici del Mondo era l'unica ONG presente. Sebbene l'équipe di Grozny sia stata costretta a evacuare la città, siamo rimasti attivi tra i 250.000 rifugiati ceceni in Inguscezia. In un momento in cui la comunità internazionale non ha reagito alle atrocità commesse dalle truppe russe.

2000

Gaza

Il 28 settembre 2000, la visita di Ariel Sharon alla Spianata delle Moschee ha scatenato la seconda Intifada. Medici del Mondo, presente in Palestina dal 1995, ha reagito immediatamente inviando squadre e attrezzature medico-chirurgiche negli ospedali di Gaza e della Cisgiordania per aiutare il personale locale a curare i feriti. Con il tempo e il placarsi del conflitto abbiamo rimodulato la nostra presenza sul terreno, a metà strada tra l'emergenza e il lungo termine.

2005

Lo Tzunami

240.000 persone sono morte o scomparse in seguito allo tsunami che ha devastato l'Indonesia il 26 dicembre 2004. Medici del Mondo è intervenuta per ristabilire l'accesso all'assistenza sanitaria di base, ricostruendo le postazioni sanitarie distrutte e garantendo la sorveglianza epidemiologica.

2010

Haiti

Il 12 gennaio 2010, Haiti è stata scossa da un violento terremoto che ha causato 250.000 morti, 300.000 feriti e 1,3 milioni di senzatetto. Due giorni dopo, Medici del Mondo era sul posto con équipe chirurgiche e cliniche mobili di primo soccorso. Pochi mesi dopo, sono state allestite cliniche permanenti a Port-au-Prince ed è stata avviata una collaborazione con il Ministero della Sanità, prima che la diffusione dell'epidemia di colera in ottobre richiedesse una nuova risposta all’emergenza.

2011

La crisi siriana

Dal 2011, la Siria è consumata da una guerra interminabile che si è estesa all'Iraq e ha gettato sempre più civili sulle strade. Secondo i dati dell'UNHCR, quasi 13 milioni di siriani hanno bisogno di aiuti umanitari. La violenza, la paura e la distruzione delle infrastrutture e dei mezzi di sussistenza stanno alimentando un esodo su larga scala all'interno della Siria e verso i Paesi vicini. Di conseguenza, 6,6 milioni di persone sono sfollate all'interno del Paese, mentre 4,3 milioni sono rifugiati al di fuori della Siria. I bombardamenti aerei sugli ospedali, la violenza contro gli operatori sanitari e i problemi di approvvigionamento contribuiscono al collasso del sistema sanitario siriano. Medici del Mondo continua a impegnarsi per mantenere l'accesso all'assistenza sanitaria e fornisce un sostegno costante ai medici siriani che assistono i feriti e i malati in tutto il Paese.<br />

2013

Tifone nelle Filippine

Nel novembre 2013, quando il tifone Haiyan ha colpito le Filippine, Medici del Mondo era già sul posto, sviluppando un programma per ridurre i rischi sanitari e ambientali associati al riciclaggio dei rifiuti elettronici. La nostra presenza a Manila ci permette di reagire rapidamente e di fornire assistenza medica.

2014

Epidemia di ebola

In risposta all'epidemia di virus Ebola in Africa occidentale nel 2014, Medici del Mondo è intervenuta in 8 Paesi colpiti dall'epidemia o confinanti con essa: Liberia, Mali, Costa d'Avorio, Guinea, Sierra Leone, Burkina Faso, Benin e Repubblica Democratica del Congo. Stiamo lavorando per affrontare la duplice sfida posta dall'Ebola: quella della prevenzione, per evitare la diffusione di un'epidemia devastante, e quella del sostegno ai sistemi sanitari già fragili, per aiutarli a far fronte all'epidemia continuando a curare la popolazione.

2015

Terremoto in Nepal

Il 25 aprile 2015, un violento terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il Nepal, seguito da un secondo terremoto il 12 maggio. I due terremoti e le numerose scosse di assestamento hanno causato frane e crolli di edifici. Le stime parlano di 8.000 morti e oltre 16.000 feriti. Medici del Mondo è presente in questo Paese himalayano dal 2007 e ha intrapreso un'azione di emergenza per fornire aiuti medici alle vittime. Diverse équipe di medici, infermieri, ostetriche e logisti sono arrivate sul posto con 15 tonnellate di attrezzature (kit chirurgici, kit per disastri, ecc.).

2015

Nascita della missione MdM Italia

Per rispondere al crescente numero di migranti che dal 2014 cercano di raggiungere l’Europa, il 15 ottobre 2015 nasce la missione Italia di Medici del Mondo, con il contributo di Médecins du Monde France e di Medicos del Mundo España. Il 22 dicembre 2020 nasce il chapter italiano, Medici del Mondo Italia

2020

Pandemia Covid-19

In quanto organizzazione medica, MdM ha deciso di impegnarsi per prevenire e mitigare gli effetti della pandemia da Covid-19 sulle popolazioni più vulnerabili.

2022

Guerra in Ucraina

Il 24 febbraio 2022, aveva inizio l’escalation di violenza nella guerra tra Russia e Ucraina. Fin dall’inizio della guerra la rete internazionale di Medici del Mondo si è mobilitata per soccorrere la popolazione sia in Ucraina che nei Paesi limitrofi.

2023

Terremoto in Siria e Turchia

La notte del 6 febbraio 2023, alle 4:17 ora locale, un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito la Turchia e la Siria. Lavorando da anni nella regione per fornire assistenza sanitaria in particolare alle persone colpite dal conflitto in Siria, Medici del Mondo è stata direttamente colpita da questa serie di scosse. Alcuni membri del nostro personale sanitario hanno perso i propri cari, molti altri sono ancora irraggiungibili e alcune delle nostre infrastrutture sono state danneggiate o addirittura distrutte.

Combattiamo le barriere all'accesso alla salute perché crediamo fortemente che la salute sia un diritto umano irrinunciabile e non un privilegio.

Elisa Visconti, Direttrice Esecutiva di Medici del Mondo