Costretti ad abbandonare la loro terra più di settant’anni fa, i Palestinesi vivono sotto l’occupazione israeliana da più di cinquant’anni. Testimone delle difficoltà quotidiane incontrate dai Palestinesi, Medici del Mondo fornisce sostegno alle strutture sanitarie e garantisce l’accesso alle cure mediche e ai beni di prima necessità.
IL CONTESTO
In Cisgiordania, in particolare nella regione di Nablus, la popolazione vive in una tensione permanente a causa della vicinanza agli insediamenti israeliani. I bambini e gli adolescenti sono particolarmente a rischio. I palestinesi, circondati da un'importante presenza militare, sono sottoposti a controlli e checkpoint regolari.
Gli attacchi da parte dei coloni israeliani sono aumentati significativamente negli ultimi anni e vengono perpetrati impunemente nei confronti delle comunità palestinesi. Molestie, percosse, lapidazioni, spari di armi da fuoco, deterioramento delle abitazioni, distruzione delle colture sono il destino comune di questi abitanti del villaggio.
Il 2020 ha visto anche l’emergere di una nuova minaccia per le popolazioni della Cisgiordania: la volontà di Israele di annettere parte dei territori palestinesi. A maggio 2021, un'escalation di violenza a Gaza ha portato alla morte di 261 palestinesi in 11 giorni, tra cui 67 bambini e 41 donne. Più di 2.200 palestinesi sono rimasti feriti. Molte infrastrutture sono state demolite dagli attacchi, tra queste anche diverse strutture sanitarie.
LA RISPOSTA DI MEDICI DEL MONDO
Nonostante il pericolo, Medici del Mondo continua la sua azione umanitaria in Palestina per far fronte alle conseguenze del conflitto e dei 14 anni di blocco a Gaza.
Interviene nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania per preparare le strutture sanitarie alle emergenze e aiutarle a coordinare meglio la loro azione. Formando il personale sanitario, così che sia in grado di rispondere alle diverse emergenze ed assicurare assistenza sanitaria primaria.
Parallelamente, Medici del Mondo collabora con le Ong locali per fornire sostegno psicosociale alla popolazione. Lo stress e gli altri disturbi di salute mentale che derivano dal conflitto sono raramente trattati e spesso sottovalutati. Il personale medico è poco formato per rilevarli e le strutture verso le quali le vittime potrebbero orientarsi sono troppo scarse per poter rispondere ai bisogni.
Noi i medici, tu la sua medicina.
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