La Nigeria è afflitta da una crisi umanitaria ingeneratasi a seguito di conflitti armati; l’apporto di Medici del Mondo nel Paese appare fondamentale per garantire cura ed assistenza sanitaria
IL CONTESTO
Tutto è cominciato 12 anni fa quando l’organizzazione militare islamica “Boko Haram” scatenava un violento conflitto nel nord-est del Paese; seguivano continui sfollamenti, distruzioni di infrastrutture, alterazioni nell’erogazione di cure, assistenza sanitaria e servizi sociali, nonché aumentati tassi di violenza. Siffatto scenario peggiorava con l'emergere dello Stato Islamico in Africa occidentale, prima, e poi con la scia di attacchi contro basi militari, principalmente lungo il confine del lago Ciad, nello Stato di Borno, e nel Camerun, sempre per l’opera di “Boko Haram”. Da subito, le ONG sono state prese di mira ed il loro perimetro d’intervento, stante il divieto di accesso a molte aree del Paese, finiva per essere drasticamente ridimensionato; dal 2020 in poi, si contano, fra volontari ed operatori delle ONG, 36 individui uccisi, feriti o rapiti. Le zone più accessibili del Paese sono risultate essere le cd. "città di guarnigione", cioè luoghi controllati dal Governo ove si concentravano centinaia di migliaia di sfollati. Più recentemente, la chiusura dei campi profughi di Maiduguri, principale città dello Stato di Borno, da parte del Governatore dello Stato, ha comportato il ricollocamento di 200.000 sfollati e di 70.000 rifugiati in aree inaccessibili o campi insicuri; cosicché, da un lato, non possono essere garantiti bisogni primari, in special modo quelli sanitari, dall’altro si registrano condizioni di estrema indigenza. Ma v’è di più.
La maggior parte delle strutture sanitarie funzionanti nello Stato del Borno manca di personale sanitario qualificato e non dispone di forniture e strumentazione sufficiente per soddisfare i bisogni essenziali della popolazione; a questo si aggiungono carenza di acqua potabile e scarse condizioni igieniche nei campi che aumentano il rischio di epidemie (colera, morbillo, meningite, ecc.) e, conseguentemente, appesantiscono la già fragile rete sanitaria
LA RISPOSTA DI MEDICI DEL MONDO
Medici del Mondo ha intrapreso un'azione umanitaria in Nigeria in gran parte orientata a garantite cure ed assistenza sanitaria alle popolazioni locali, in particolare nel nord-est del Paese ove, dalla fine del 2016, sono state allestite cinque cliniche nei campi di Maiduguri e Damboa. I nostri team erogano prestazioni sanitarie fondamentali, incluse visite pre- e post-natali, vaccinazioni, assistenza nutrizionale, supporto psicologico, nonché sessioni di educazione sanitaria.
Nel dicembre 2020, un’ulteriore azione umanitaria è stata compiuta nello stato di Zamfara, nord-ovest della Nigeria, ove vivevano migliaia di sfollati; l’obiettivo è sostenere il Ministero della Salute nel distretto di Bukkuyum attraverso il rafforzamento di 3 centri sanitari specializzati in nutrizione e salute infantile.
Nel 2021, poi, è stata istituita una linea d’ascolto gratuita per le vittime di violenza di genere, consentendo loro di segnalare incidenti e di cercare assistenza adeguata in modo del tutto confidenziale; sono state sostenute, altresì, due cliniche del Ministero della Salute Nigeriano nella periferia, particolarmente pericolosa, di Damboa (Stato del Borno) attraverso l’erogazione di attività formative nonché la fornitura di farmaci.