Essenziali per la prevenzione nell’ambito della salute delle donne sono la mammografia e lo screening al seno, procedure mediche in grado di individuare precocemente la presenza di eventuali tumori nella zona interessata. Come si vedrà più in dettaglio nei paragrafi successivi, la mammografia è un esame specialistico che, utilizzando una macchina a raggi X, genera immagini dettagliate del tessuto mammario per individuare anomalie o rischi di presenza di cellule cancerogene.
In Italia, attualmente, le donne possono richiedere tale esame tramite prescrizione medica e partecipare a programmi di screening organizzati che prevedono la somministrazione di test regolari, basati sui fattori di rischio e sull’età, individuando la presenza di tumore al seno in fase iniziale e consentendo, dunque, opzioni di trattamento più efficaci.
L’articolo esplorerà nel dettaglio l’importanza di eseguire uno screening al seno regolare, i suoi benefici e soprattutto come le donne italiane possono richiedere questo importante esame diagnostico al fine di garantire una migliore gestione della salute del seno.
L'Importanza dello Screening al Seno
La mammografia e lo screening al seno sono cruciali per la prevenzione del cancro, poiché consentono di individuarlo precocemente e quindi di permettere un trattamento efficace, aumentando esponenzialmente le possibilità di guarigione. La mammografia infatti, così come altri esami di screening come quelli per i tumori del collo dell’utero e del colon, permette di rilevare le neoplasie ancora prima che esse manifestino sintomi evidenti.
Considerando che il tumore al seno rappresenta la più comune forma di cancro tra le donne, la prevenzione gioca in questo caso un ruolo assolutamente vitale. Per esempio, solo nel 2018 si calcola che in Italia ne siano state colpite circa 53.000 donne, un dato che registra un aumento se paragonato ai casi occorsi nel 2015 (circa 48.000). Ma, nonostante questi dati, è proprio grazie alla crescente diffusione di programmi di screening mammografico che il tasso di mortalità è diminuito di quasi l’1% l’anno. Queste cifre non fanno che confermare la fondamentale importanza della prevenzione.
La fascia d’età in cui è cruciale per le donne effettuare regolarmente la mammografia in Italia è quella compresa tra i 50 e i 69 anni, periodo nel quale questo esame ha fornito l’evidenza di ridurre significativamente la mortalità legata al cancro al seno. In realtà, poiché il rischio sussiste a partire dal quarantesimo anno d’età, i medici consigliano di effettuare il test una volta all’anno tra i 40 e i 50 anni e due volte l’anno nel periodo successivo. Per quanto riguarda invece le donne oltre i 70 anni o sotto i 40 – 49 anni, sembrerebbe che l’impatto sulla mortalità sia meno pronunciato.
Durante l’età di maggiore rischio, comunque, è fondamentale partecipare regolarmente allo screening mammografico. Prevenzione e diagnosi precoce infatti sono i fattori chiave per migliorare le prospettive di guarigione e ridurre l’impatto del cancro al seno sulla popolazione femminile. Si raccomanda caldamente di prestare attenzione ai programmi di screening al seno e di effettuare regolarmente la mammografia in modo da poter fare la differenza nella lotta contro questa malattia così diffusa tra le donne.
Come si esegue la Mammografia
Come si è già accennato, la mammografia è un esame radiografico importante che serve ad esaminare il tessuto mammario e a diagnosticare precocemente la presenza di eventuali tumori. Entrando nello specifico, esistono due tipi di mammografie:
- quella clinica (o diagnostica), che viene utilizzata per tenere sotto controllo noduli o anomalie al seno già rilevate da esami precedenti,
- quella di screening, che serve invece ad individuare la presenza di tumori in fase precoce all’interno di una popolazione femminile sana.
Non si tratta di un esame invasivo. Per prepararsi, è consigliabile semplicemente evitare l’uso di talco, creme e deodoranti il giorno stesso, onde evitare eventuali alterazioni delle immagini radiografiche. Inoltre, è bene eseguire l’esame durante la prima fase del ciclo mestruale, per evitare la concomitanza con eventuali gravidanze; sebbene le radiazioni siano a basso dosaggio potrebbero comunque comportare dei rischi all’inizio di una gestazione.
La mammografia e lo screening al seno possono essere eseguite negli ospedali o centri sanitari attrezzati con unità mammografiche, che hanno a disposizione macchinari a raggi X in grado di creare immagini dettagliate del tessuto mammario. Nel corso dell’esame, un’apposita paletta di plastica comprime il seno al fine di ricavare immagini di qualità migliore.
Nell’ambito dei controlli di screening al seno, è importante distinguere tra la mammografia e l’ecografia mammaria. Mentre la prima, come si è detto, utilizza i raggi X per visualizzare i tessuti interessati, la seconda consiste nell’utilizzo di una sonda che, appoggiata sul seno ricoperto di gel per migliorare la qualità delle immagini, emette onde ultrasoniche a bassa frequenza; grazie agli echi di ritorno dai tessuti interni alla sonda, è possibile creare un’immagine al computer distinguendo tra formazioni liquide e solide.
L’ecografia fornisce maggiori informazioni nelle donne giovani, con un tessuto mammario più denso. Occorre precisare che questo esame non sostituisce la mammografia: le due procedure sono da considerarsi complementari.
Accesso allo Screening al Seno in Italia
Il tumore al seno è la forma più comune di cancro tra le donne e ne colpisce una su nove nel corso della vita. La mammografia gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione della malattia in quanto è stata dimostrata essere l’unico esame in grado di ridurre in modo significativo (fino al 40%) il tasso di mortalità negli individui di sesso femminile di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
Dal 2001, il programma di mammografia e screening al seno promosso dal Ministero della Salute, a sua volta gestito dalle Regioni, è stato incluso nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza. In base a ciò, tutte le donne tra i 50 e i 69 anni residenti in Italia dovrebbero essere invitate ogni due anni ad effettuare un esame gratuito di mammografia presso un centro di screening nella Regione di riferimento. Si riceve dunque una lettera dell’ASL con un appuntamento già fissato e tutte le informazioni necessarie.
Il problema più evidente è che l’aderenza a questo progetto varia di Regione in Regione. Nonostante il programma di screening costituisca un diritto fondamentale per tutte le donne, in alcune zone d’Italia si registra un’estensione dello screening anche alla fascia di età compresa tra i 45 e i 74 anni, mentre in altre le coperture sono inferiori e, a causa dell’insufficienza di campagne informative adeguate, le adesioni da parte delle pazienti sono notevolmente più basse.
In particolare, è nelle Regioni settentrionali del Paese che l’84% della popolazione femminile si sottopone allo screening, mentre in quelle meridionali appena il 61%. Le regioni che registrano coperture inferiori sono la Campania e la Calabria, mentre quelle dove la prevenzione del tumore al seno è più efficace sono l’Emilia Romagna e il Trentino Alto Adige.
Lavorare per ridurre questo divario tra nord e sud è fondamentale, collaborando con gli operatori sanitari e le associazioni di pazienti e promuovendo l’informazione sul tema della prevenzione del cancro al seno: molte donne infatti sembrano non essere a conoscenza del fatto che la mammografia (all’interno una certa fascia d’età) sia gratuita e si ritrovano dunque ad organizzare i controlli da sole, oppure addirittura rinunciano in toto ai programmi di screening.
Beneficiare di un’informazione corretta su questo tema significa avere la possibilità per tutte le donne di essere inserite in percorsi di qualità che migliorano le loro probabilità di sopravvivenza. Medici del Mondo chiede di poter lavorare all’informazione e alla prevenzione del cancro alla mammella, per garantire che nessuna donna in Italia sia esclusa dai programmi di mammografia e screening al seno. Dona ora per sostenerci in questa causa rilevante e proteggere le donne che non possono permettersi una prevenzione a questo tipo di tumore.