MEDICI DEL MONDO, CARE INTERNATIONAL, HUMANITY & INCLUSION, OXFAM, NORWEGIAN REFUGEE COUNCIL, PLAN INTERNATIONAL E SAVE THE CHILDREN PUBBLICANO UNA NOTA INFORMATIVA SUGLI IMPEGNI ASSUNTI, DA PARTE DELLE AUTORITÀ ISRAELIANE, E NON REALIZZATI PER L'ACCESSO UMANITARIO.
Dopo l'uccisione di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, il 6 aprile il governo di Israele ha assunto sette impegni per aumentare l'accesso umanitario a Gaza.
In questa nota informativa pubblica, gli operatori umanitari che operano nella Striscia di Gaza chiariscono qual'è la realtà sul campo: le autorità israeliane non hanno compiuto gli impegni assunti per facilitare un maggiore accesso umanitario. Le ONG non vedono alcun miglioramento significativo da parte delle autorità israeliane per alleviare le difficoltà nel fornire aiuti salvavita a una popolazione di 2,2 milioni di persone sull'orlo della carestia.
In questo documento dettagliato che descrive le sfide per l'accesso umanitario a Gaza, le ONG sottolineano che la situazione attuale è destinata a peggiorare ulteriormente con l'invasione militare israeliana a Rafah, esprimono preoccupazione per la potenziale chiusura del valico di Rafah e l'evacuazione degli operatori umanitari dal governatorato.
Gli Stati terzi devono mettere l'incombente invasione militare israeliana di Rafah in cima alla loro agenda politica e creare una pressione diplomatica imponente per dissuadere il governo di Israele dal procedere con il suo piano.
Nota informativa pubblica, clicca qui.
Photo credits: Motaz Azaiza