Le ONG firmatarie chiedono con urgenza a tutti i membri permanenti ed eletti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di far rispettare gli ordini della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) riguardanti le azioni di Israele a Rafah, Gaza. È necessaria un'azione immediata per difendere il diritto internazionale e garantire che il governo di Israele, come da mandato della Corte, adempia ai suoi obblighi.
La Corte ha stabilito che le operazioni militari di Israele a Rafah hanno creato una situazione umanitaria catastrofica, tragicamente in linea con le ripetute previsioni e gli avvertimenti della comunità umanitaria nel periodo precedente l'offensiva. La Corte ha ordinato l'immediata cessazione delle operazioni militari a Rafah, l'apertura del valico di frontiera di Rafah per il soccorso umanitario e l'accesso agli organi di accertamento delle Nazioni Unite per indagare sulle potenziali violazioni della Convenzione sul genocidio.
Dall'inizio delle ostilità, Gaza ha dovuto affrontare distruzioni e sofferenze senza precedenti:
Dal 7 ottobre 2023, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, oltre 35.800 di persone palestinesi sono state uccise e 80.200 ferite. Dal 6 maggio 2024, più di 800.000 persone sono state sfollate da Rafah con migliaia di persone che vivono tra le macerie senza servizi essenziali. Le distribuzioni di cibo a Rafah sono state sospese a causa della grave carenza di forniture, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria.
Nonostante l'ordine della Corte a Israele di fermare le operazioni militari, lo spargimento di sangue è continuato, con i recenti attacchi a un campo di sfollati vicino alle strutture di assistenza delle Nazioni Unite a Rafah che avrebbero ucciso decine di persone, tra cui bambini, e ferito molte altre.
Il mancato rispetto di questi ordini potrebbe spingere il Sudafrica a rivolgersi al Consiglio di Sicurezza, che ha l'autorità, secondo la Carta delle Nazioni Unite, di far rispettare la decisione vincolante della Corte.
Chiediamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di agire con decisione per garantire l'attuazione degli ordini della Corte internazionale di Giustizia, consentendo agli aiuti umanitari di raggiungere chi ne ha bisogno e permettendo indagini approfondite sulle violazioni del diritto internazionale. Il Consiglio di Sicurezza deve agire ora per sostenere la giustizia, proteggere i diritti umani e mantenere la pace e la sicurezza internazionali. In caso contrario, si comprometterebbero ulteriormente le condizioni per sostenere e difendere la vita umana a Gaza e si minerebbe la fiducia globale sull’importanza prioritaria del diritto internazionale.
Le organizzazioni firmatarie,
ActionAid
Action Corps
Alianza por la Solidaridad
American Friends Service Committee
Anera
Avaaz
CARE International
Churches for Middle East Peace
DanChurchAid
Danish Refugee Council
Democratic Socialists of America
Humanity & Inclusion - Handicap International (HI)
Medici del Mondo Francia, Spagna, Svizzera e Italia
Medical Aid for Palestinians
Mennonite Central Committee
Middle East Children’s Alliance
Norwegian Church Aid
Norwegian People’s Aid
Norwegian Refugee Council
Oxfam
Plan International
Première Urgence Internationale
War Child Alliance