La lettera al Presidente del Consiglio Draghi scritta dal Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI) è stata presentata durante la conferenza stampa del 7 luglio 2021. In questa lettera, il Tavolo esprime il suo totale disappunto nei confronti del finanziamento italiano dei Centri di detenzione dei migranti in Libia.
Denunciamo, insieme alle associazioni del TAI[1], la violazione dei diritti umani dei migranti nei centri di detenzione in Libia, sostenuti dallo Stato italiano. I numerosi scandali adesso ben conosciuti da tutte e tutti, ci hanno mostrato quanto la Libia non è un Paese sicuro per i migranti che vi sono detenuti (violenze, torture, abusi, ecc.). L’Alto Commissario delle Nazione Unite Filippo Grandi l’ha già sottolineato più di una volta, e chiama all’interruzione di questi sostegni europee e italiani.
Dalla firma del Memorandum con la Libia nel 2017, oltre 60.000 persone sono state detenute ufficialmente dalle milizie. La decisione che ha preso oggi il Consiglio dei ministri di andare avanti nel suo accordo con la Libia sostiene dunque una politica indegna. Questi accordi rappresentano un sostegno ai canali mafiosi della tratta di esseri umani, e la collaborazione dell’Italia ci rende complici.
L’apertura di nuovi centri di detenzione attraverso il rinnovo delle risorse dell’Unione Europea sarebbe un disastro umanitario e una vergogna per tutte e tutti: la paura dell’aumento degli ingressi illegali in Italia ed in Europa, legata al problema della sicurezza, porta l’Europa e l’Italia a rinunciare al rispetto dei diritti umani universali.
Il TAI sostiene che l’alternativa all’immigrazione illegale e ai morti in mare non si trova in Libia. Sosteniamo la necessità di:
- interrompere il finanziamento alla Guardia Costiera Libica,
- promuovere un’azione politica con l’UE nell’intervento di ricerca e soccorso in mare, nella quale l’Italia abbia un ruolo importante (essendo uno dei Paesi di sbarco più importanti),
- riformare le politiche europee in maniera di essere in accordo con la legislazione europea e internazionale rispetto alla difesa dei diritti umani universali.
Per leggere la lettera scritta al Presidente del Consiglio Draghi, clicca qui.
[1] A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, Associazione studi giuridici sull'immigrazione Asgi, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli, Cgil, Cies, Comunità Papa Giovanni XXIII, Cnca, Comunità di S. Egidio, Conngi, Emergency, Europasilo, Fcei, Fondazione Migrantes, Intersos, Legambiente, Medici del Mondo Italia, Medu, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Msf, Oxfam, Refugees Welcome Italia, Save The Children, Senza Confine, Simm.