Di fronte all'escalation di violenza nei Territori Palestinesi Occupati e in Israele, Medici del Mondo condanna qualsiasi attacco contro le popolazioni civili. Chiediamo la loro tutela, quella degli attori e delle strutture sanitarie, e il rispetto incondizionato e indifferenziato del diritto internazionale umanitario.
Attivi dal 1995 in Cisgiordania e dal 2006 nella Striscia di Gaza per rafforzare l'accesso all'assistenza sanitaria per la popolazione, siamo attualmente estremamente preoccupati per la salute e la sicurezza del nostro personale sanitario sul posto.
Medici del Mondo condanna qualsiasi attacco contro le popolazioni civili e le infrastrutture, che costituiscono una grave violazione del diritto umanitario internazionale. I civili non devono essere utilizzati da nessuna delle parti in conflitto come strumenti di guerra.
Devono essere aperti passaggi sicuri per consentire ai civili di ripararsi dai bombardamenti e dalle operazioni militari.
Chiediamo inoltre la protezione del personale e delle strutture sanitarie a Gaza e in Cisgiordania, in conformità con il diritto umanitario internazionale. Ospedali, strutture sanitarie, ambulanze e personale medico e paramedico non devono in nessun caso essere presi di mira, anzi devono essere protetti in ogni circostanza garantendo sempre un accesso alla popolazione civile.
Medici del Mondo condanna e chiede la revoca dello stato d’assedio su Gaza che minaccia gravemente la vita e la salute dei civili bloccati lì. Senza elettricità, senza attrezzature, senza medicinali sufficienti, lo stato d’assedio renderà impossibile il normale funzionamento delle ambulanze, dei pronto soccorso e degli ospedali, condannando di fatto i feriti.Consentire l’ingresso di cibo, acqua, medicine, carburante e altri beni di prima necessità nella Striscia di Gaza è vitale per soddisfare i bisogni dei feriti e dei civili.