Il 5x1000: sostieni le cause a te care
Come vedremo in modo approfondito in questo articolo, con il 5xmille i contribuenti italiani hanno la possibilità di destinare una porzione delle proprie tasse a sostegno di associazioni, enti e organizzazioni di utilità sociale di vario tipo. Si tratta di un’opportunità significativa a disposizione di tutti per donare risorse verso i settori più diversi, che vanno dalla ricerca scientifica alla cultura, dalla tutela dell’ambiente all’assistenza sociale ed altro ancora.
Scegliere a chi donare il 5xmille è importante perché può fare una grande differenza per tutti i progetti e le organizzazioni che beneficiano della solidarietà dei cittadini. Proprio per questo motivo, è bene essere consapevoli delle opzioni disponibili, oltre che ben informati su come indicare l’ente beneficiario della propria quota. La partecipazione di ciascuno può infatti avere decisive ripercussioni sulla comunità e sulle organizzazioni beneficiarie.
Cos'è il 5x1000 e come funziona
Per coloro che non lo sapessero, il 5xmille è una modalità di destinazione dell’IRPEF che permette ai contribuenti italiani di effettuare una donazione a sostegno di enti del terzo settore impiegati in attività di interesse sociale, ad esempio la protezione dei diritti umani, la lotta contro le ingiustizie e le malattie, la ricerca medica e scientifica e la cultura.
Introdotto nel 2006 con la Legge Finanziaria, ha subito avuto un enorme successo (16 milioni di persone hanno aderito fin dalla prima edizione) offrendo un notevole aiuto alle associazioni no profit.
È importante sottolineare che la decisione di destinare questa quota all’organizzazione o associazione prescelta è totalmente volontaria e soprattutto non implica costi aggiuntivi per il contribuente, dal momento che essa è già compresa nella quota IRPEF da versare. Tuttavia, benché non comporti impatti fiscali aggiuntivi, è fondamentale donare in modo consapevole, scegliendo enti che possono fare la reale differenza nel mondo in cui viviamo.
Dopo aver scelto a chi donare il 5xmille, non resta che inserire l’ente beneficiario nella sezione apposita già presente sulla dichiarazione dei redditi (modello 730), oppure compilando la Certificazione Unica. Occorre aggiungere che, se il contribuente non effettua una indicazione specifica, la sua quota verrà ripartita tra gli enti della categoria indicata (ad esempio “terzo settore”). In assenza di firma, la percentuale andrà invece allo Stato.
Detto questo, il calcolo della quota è semplice: equivale allo 0,5% dell’IRPEF dovuta nella dichiarazione dei redditi o nel CU. Se si consultano gli elenchi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate si può anche verificare quali sono gli enti beneficiari e l’importo assegnato a ciascuno di essi.
Perché donare il tuo 5x1000
Sono molte le ragioni per scegliere di donare la propria quota a enti o associazioni benefiche. La prima, a cui si è già accennato, è che devolvere il proprio 5xmille non comporta alcun costo, essendo appunto una percentuale automaticamente detratta dall’IRPEF, che viene già versata allo Stato.
Ecco perché è importante, anziché lasciare semplicemente la casella in bianco, sfruttare al meglio l’occasione offerta per devolvere una parte delle proprie tasse ad un’attività socialmente rilevante. Non costa nulla ed è un modo per esprimere una scelta consapevole, anziché lasciare semplicemente questi soldi nelle casse dello Stato italiano.
Devolvere questa percentuale di tasse (insieme ad altre opzioni come l’8xmille e il 2xmille) a sostegno di attività importanti, come la ricerca medica o la difesa dei diritti umani nel mondo è un diritto che può essere esercitato da ogni cittadino contribuente, un modo per esprimere una scelta e far sentire la propria voce nell’ambito dell’area che ad ogni persona sta maggiormente a cuore, e tutto questo senza costi extra.
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è quello della privacy. La donazione della propria quota IRPEF resta anonima. Ne rimane traccia solo all’interno dell’Agenzia delle Entrate, mentre i dati personali di ogni donatore non vengono consegnati mai alle associazioni o enti beneficiari di destinazione; in pratica, ciò significa che non si riceveranno in seguito richieste di ulteriori contributi e neppure annunci pubblicitari o sollecitazioni.
Un altro ottimo motivo per donare il proprio 5xmille è la certezza di poter offrire un sostegno reale e concreto alle iniziative prescelte. Gli enti e le associazioni iscritti all’Agenzia delle Entrate, infatti, sono tenuti alla trasparenza assoluta delle proprie attività. Ogni ente deve redigere un dettagliato rendiconto delle somme ricevute e sul loro utilizzo, in modo da fornire ai cittadini contribuenti tutte le informazioni su come vengono impiegati i loro soldi e sulla finalità delle risorse erogate.
Infine viene il punto più rilevante: destinare questa quota significa aiutare concretamente (oltre che in tutta trasparenza, anonimato e senza costi aggiuntivi) iniziative di grande importanza sociale. Partecipare attivamente al sostegno di enti del terzo settore, organizzazioni no profit ed enti di ricerca dà a ciascun cittadino una possibilità unica di contribuire ad aspetti fondamentali per la società. Sono molti i progetti solidali che ricavano benefici da questo importante mezzo di sostentamento: come operare dunque una scelta consapevole?
Come scegliere a chi donare il 5x1000
Scegliere a chi donare il 5x1000 rappresenta una decisione fondamentale per ogni cittadino che voglia fare una differenza nella società. È la legge n.190 del 23/12/2014 a stabilire la vasta gamma di categorie di organizzazioni che hanno il permesso di beneficiare di questa particolare forma di contribuzione volontaria. In base a questa legge, vi rientrano:
- associazioni di volontariato,
- associazioni no profit,
- cooperative sociali ed imprese sociali (ad eccezione di quelle costituite come società),
- enti di ricerca scientifica,
- enti di ricerca universitaria,
- enti di ricerca sanitaria,
- attività sociali comunali,
- associazioni sportive dilettantistiche,
- promozione e tutela dei beni culturali e paesaggistici,
- attività di supporto per le aree protette.
Per poter beneficiare della donazione, ogni ente deve essere registrato nel proprio settore di competenza, che a sua volta possiede un registro specifico e fa riferimento ad un Ministero il quale sovrintende alle sue attività. Per quanto riguarda il settore del volontariato, possono farne parte esclusivamente tutte quelle organizzazioni iscritte al Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Questo garantisce la massima trasparenza e può rassicurare i cittadini sull’utilizzo che verrà fatto della quota da loro destinata.
Donare il 5xmille a cause benefiche del terzo settore, come organizzazioni che si occupano di diritti umani e simili iniziative, è fondamentale perché rappresenta un modo diretto e anche molto semplice di sostenere cause che promuovono la giustizia sociale e il benessere di tutti. Questi enti lavorano per difendere i diritti umani imprescindibili delle persone più vulnerabili (donne, bambini, pazienti che non hanno accesso alle cure, vittime di guerre…) contrastando in questo modo ingiustizie e discriminazioni.
Il contributo della quota IRPEF permette infatti a questi enti di proseguire nella loro importante opera di giustizia sociale, finanziando progetti che mirano a contribuire al miglioramento delle condizioni di vita di chi vive in situazioni di disagio o di marginalità, incluse le persone con disabilità o quelle facenti parte della comunità LGBT, tuttora vittime di importanti discriminazioni e, in alcuni Paesi, anche di persecuzioni.
Se ti stanno a cuore queste rilevanti cause sociali, se vuoi contribuire a sostenere le vittime di guerre, violenze e ingiustizie nel mondo, se vuoi essere promotore dei diritti fondamentali di tutti gli esseri umani, dona il tuo 5x1000 a Medici del Mondo Italia: il tuo contributo è fondamentale per aiutare migliaia di persone vulnerabili attraverso cure mediche, programmi di assistenza sociale, campagne di sensibilizzazione ed eventi concreti per promuovere l’inclusione e la tutela dei diritti di tutti.